Durante

Andrea De Carlo – 440 p. – Bompiani – euro 18,00

Data: domenica, 14 settembre 2008 - ore 15:53

Eccolo là, l’ Andrea De Carlo dei bei tempi andati. Chi conosce lo scrittore milanese, sa qual è il leitmotiv dei suoi romanzi: anarchia, pura e cristallina. Ogni storia è un attacco allo status quo, alle buone maniere, ai pregiudizi e agli artifici che ognuno mette su ogni santo giorno, quella stanca rappresentazione che chiamiamo vita. E’ probabile che De Carlo abbia qualcosa d’incompiuto in sé, qualcosa che lo spinge ad una critica feroce e senza scampo dei tempi moderni e della società italiana, fattostà che con Durante, lo scrittore ritrova il tema social-sovversivo come ce lo ricordavamo dai tempi di Uto. In questo caso, il personaggio di Durante è più misterioso, illeggibile ed imperscrutabile, sebbene irrompa, irreversibilmente, nella vita tranquilla di una piccola comunità appenninica stravolgendone i fragili equilibri. Ciò che, al solito, lascia colpiti, è il totale annullamento della distanza che c’è tra il libro ed il lettore; l’ineluttabile compenetrazione tra il racconto e la propria traiettoria di vita. Sebbene si cerchi in tutti i modi di tenere il distacco tra le cose, ci si impegna nella lettura e ci si mette sotto la lente della riflessione, volta a scardinare consolidate certezze, forse più figlie dell’abitudine e della pigrizia che frutto di filosofie auto imposte. Il tema del rapporto uomo-donna viene trattato attraverso la figura del protagonista in modo nuovo, senza richiami classici né banali, piuttosto indagandone soltanto la dimensione mistica e sconosciuta, quella che poi ci affascina, quella che muove il mondo. Lo stesso dicasi per l’amicizia e il rapporto in genere tra uomini; anche qui c’è la naturalezza con la quale due caratteri si scontrano-incontrano per poi uscirne rinnovati e modificati in meglio, facendo riuscire al più compassato dei due a ritrovare il controllo delle proprie azioni a discapito di ciò che ci viene imposto dalla società. Insomma, Durante è da leggere in condizioni di totale autostima; di contro, si rischia un processo revisionista disastroso del proprio essere.
Andrea De Gruttola
Pubblicata su LOGO n°10 ott 2008