A occhi aperti

Autori Vari - 193 p. - Mondadori - euro 10,00

Data: lunedì, 12 gennaio 2009 - ore 23:40

Questa raccolta di racconti (in realtà un misto d’articoli e saggi brevi e racconti veri e propri) colpisce all’istante. Innanzitutto per la nutrita schiera di autori che la compongono – spiccano un Saviano della prim’ora, poi ripreso in Gomorra e un Piperno sedotto e appallato dai semi ebraici della letteratura americana. Dopodichè si resta attratti irrimediabilmente dallo stile maturo ed efficace di tutti gli altri autori non citati, in realtà “scrittori” de facto anche loro. Da citare un toccante affresco della Gorizia scissa in due nelle sue anime italica e slava; i suoi chiaroscuri inquietanti e le domande di un ragazzino ora uomo sulle opposte verità politiche di un passato sbiadito. Un racconto, poi, su una donna e le sue fermezze, calate in un’epoca che fu, difficile e discriminatoria verso le donne e le loro idee. Un successo della forza di volontà sull’ottusità che, spesso, le masse generano in presenza di una storta solidarietà. Ad un tratto spunta il pezzo che da il pugno allo stomaco; una cronaca del ciclo ri-produttivo dei maiali destinati al macello. Agghiacciante, vietato a chi non vuole smettere di mangiare salsicce. A ridosso dell’affresco suino, ecco spuntare un altro reportage, freddo, umile e spiazzante su quello che dietro all’acronimo OPG, nasconde il manicomio criminale. E la location d’Aversa, provincia di Caserta e terra di degrado, accentua ancora di più l’immane squallore di questa incredibile creazione, l’ennesima, della mente umana. Salto rapido sul disumano ambiente delle lotte canine e la metodicità barbara dell’accanimento umano sulla bestia; la rovinosa e celata rovina dietro il concetto di prestito al consumo, scritto con uno stile meraviglioso. Un pezzo letterario d’altri tempi sull’amicizia calata nello scenario rurale di provincia dove l’umanità regge a livelli squisitamente minimalisti e, in ultimo, un flash su un lembo di terra strappato al comune senso dell’equità umana per soddisfare e sostenere, il mondo occidentale su quello più povero dell’Africa. Imperdibile.
Andrea De Gruttola