Il sorriso di Angelica

Andrea Camilleri - 254 p. - Sellerio - euro 14,00

Data: lunedì, 17 gennaio 2011 - ore 23:49

E così Montalbano ci ricasca.
Il commissario ormai cede sotto i colpi dell'incipiente senilità sottoforma di bella donna con estrema, scontata, semplicità.
Livia ormai in discussione eterna, non più rifugio sicuro del cuore del poliziotto ma periglioso attracco del dubbio, delle mille debolezze di un uomo ormai non più realmente lucido come un tempo.
Chi, come chi scrive, ha letto tutti i romanzi di Camilleri su Montalbano, non può non registrare la parabola di vita di questo personaggio di fantasia così come se fosse un uomo in carne ed ossa, l'amico che è cresciuto con te. Leggere di Salvo, significa scandire il tempo, avere una boccata d'ossigeno dalla vita che parrebbe essere un romanzo ma in realtà è molto meno rocambolesca. Un Camilleri che cede, romanzo dopo romanzo, alla personalizzazione delle sue opere; l'incredibile distanza che si riduce tra il creatore e la creatura; le incursioni da padreterno della materia letteraria che vuole gridare il suo stato. L'eterno e meraviglioso gioco delle parti che prende corpo ancora e ancora una volta per consacrare se stesso attraverso il viaggio della scrittura.
Al di là delle polemiche sul Camilleri prono alle logiche commerciali, si registra con "Angelica" un certo affaticamento delle trame, la stanchezza creativa che non maschera più la prevedibilità di certe traiettorie del giallo, dell'intrigo che non riesce più a sostenere l'impianto.
Su tutto, l'urgenza dell'Andrea nazionale di portare all'attenzione il momento, la situazione contingente dell'età che solidifca i sogni.
Eppure, signor Camilleri, dono la natura non poteva farle con la complicità del caso: quale miglior leggerezza per il volo dei sogni non possiede l'arte della scrittura?
Narrare per descrivere e trasmettere: almeno su questo, Camilleri non sbagliaun colpo.
Andrea De Gruttola.
Andrea De Gruttola