Nessuna paura
spedito da: Andrea
Data: giovedì, 15 ottobre 2009 - ore 23:50
Ce l'ho scritto sulla schiena. Non è un'incitazione al coraggio attivo, non una dimostrazione di orgoglio o di forza, no, niente di tutto questo. Significa saper reagire quando la situazione si fa difficile, a tratti drammatica. Una reazione appunto, non una becera ostentazione di incoscienza.
Mi ha sempre aiutato, nei momenti più bui, mi aiuterà anche adesso. Non perchè questo sia uno di quei momenti (intendiamoci, non ancora...) ma perchè le vedo le nuvole nere all'orizzonte. Non ho mai saputo navigare nel mare in tempesta senza bestemmiare contro gli elementi. Non sono uno di quei capitani che giocano la partita col destino in silenzio. Io no, perdio, io devo gridare. Perchè sono incazzato, questo è, incazzato nero con la vita dimmerda che ci circonda e che faccio. Questa è la verità. Non le cambierò certo io le cose, ma perlomeno, sacrosanto, non finirò a volare basso facendomi bastare la vista da una infima altezza. E non lascerò nemmeno che, per difendermi, io evada le responsabilità del dolore di una realizzazione mancata.
Non lo so perchè, ma stasera mi mancano gli amici del liceo. Quelli con i quali si organizzavano le partite di calcetto che duravano secoli; che erano l'unico momento per sentirsi parte di un disegno superiore, geometrie da imprimere ad un pallone per sentirsi realizzati. Probabilmente ho nostalgia di quella semplicità, questo deve essere. Mentre invece, oggi, sono ancora una volta, l'ennesima, a constatare come più passi il tempo più la coscienza della difficoltà dell'esistenza ci piomba addosso a esigere il nostro sangue.
Ecco perchè non bisogna avere paura, non certo per un afflato fascista; piuttosto, per salvarsi la pelle attaccando.
Senza alcuna paura, appunto.
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