I.N.I.
spedito da: Andrea
Data: giovedì, 19 marzo 2015 - ore 19:20
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Allunga il braccio rapidamente portando la sua mano dietro la mia nuca con una dolcezza disarmante, a farsi leva mentre il suo viso si muove verso di me seguito da tutto il corpo azzerando la distanza che ci separa e nell’istante in cui comprendo quello che sta per fare, sento le sue labbra appoggiarsi alle mie con la giusta pressione e ho ancora gli occhi aperti dallo stupore ma dura poco perché le palpebre si scongelano sotto il calore dell’emozione che mi esplode dentro, chiudendosi lente a lasciare impressa sulla mia retina l’istantanea di lei e del suo volto inclinato e dei suoi occhi già chiusi e delle ciocche che le cadono inerti su un lato e d’un tratto non sento più né il vento né la tammurriata né il senso fisico della gravità.
[...]"
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