Punto Fermo.
spedito da: Andrea
Data: lunedì, 24 dicembre 2018 - ore 19:49
Poche certezze, così diciamo, per questo serve scrivere due righe di tradizione di auguri.
Sarò breve.
Non vergogniamoci della felicità, non sentiamoci in difetto se stiamo provando della gioia, se non ci stiamo lamentando dei mali del mondo o osservando le inevitabili storture che ci si parano davanti ogni sacrosanto istante delle nostre vite. Il mondo è sempre stato un posto diseguale: per uno che ride, un altro che piange, per uno che riposa, un altro che lavora, per uno che parla, un altro che sta zitto. Ognuno di noi salta da una parte all’altra, ognuno di noi conosce le varie facce della medaglia e almeno una volta nella vita ha provato i diversi estremi. La vita è sostanza di tutto ciò. È proprio nell’equilibrio di questi ingredienti opposti che troviamo il senso per andare avanti.
Non vergogniamoci, per carità, perché non sia solo la tristezza a dover essere urlata ma soprattutto la gioia, cosa questa che facciamo quasi mai.
Ce n’è tanto bisogno, adesso, ora e qui nelle tavolate tra parenti, negli aperitivi fugaci dei bar delle città di origine, nelle pieghe di pomeriggi soporiferi e nelle riflessioni, inevitabili, che rigurgitano ogni qualvolta rallentiamo i ritmi.
Buona serata.
Buon Natale.
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