Vedo i missili passare
spedito da: Andrea
Data: sabato, 12 aprile 2008 - ore 2:46
E così, mentre sono qui, nel mio campo a mietere il grano, mentre il sudore mi scorre in rivoli bollenti lungo la schiena e in mezzo alle chiappe; tutto questo mentre non tira un alito di vento e il cielo è una tavola di vetro azzurro, e non c'è un albero a fare ombra per chilometri; e l'orizzonte è una linea continua tra il giallo oro e il cielo. E mentre tutto questo accade - o non, a seconda - io sento il fischio che precede il loro arrivo. Dopodichè è davvero un sibilo acuto e straziante e mentre io mi fermo e sollevo la tesa del mio cappello di paglia, mentre mi detergo la fronte con il dorso della mano, mentre faccio tutto questo, eccoli che spuntano all'orizzonte. Neri e lucidi e roventi, che fendono l'aria senza rispetto per niente; e vanno dritti e veloci verso la meta che gli hanno programmato. Ed è curioso perchè mi chiedo quanto passerà prima che gli effetti di quello che sta per accadere nel cosidetto "mondo civilizzato" mi raggiunga, raggiunga me e tutto quello che ho qui, compreso il mio campo di grano. Non ci penso più di tanto; ricomincio a falciare mentre quei vermi neri sono già oltre, verso quella coltre di cemento e asfalto e luci al sodio che io ho sempre odiato mentre gli altri l'hanno scelta come prigione per la loro vita. Ed è vero, forse, come ho detto stasera che ero a bere birra come al solito: siamo veramente fuori dal giro, 'n c'è niente da dire, davvero fuori. E dove saranno adesso i missili?
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